Era il 1473 quando, per la prima volta, la Fiera animò il comune di Carrù. Sono trascorsi secoli e, ogni dicembre, nel corso della terza settimana, il borgo a metà strada tra le colline e le montagne cuneesi ribolle. Dalla campagna tutto si muove: contadini e buoi tornano nel centro così come le migliaia di persone che invadono le vie. Tutti alla ricerca dell’autenticità e del folclore che solo una terra di contadini, artigiani e artisti può vantare.
Il brodo caldo al sorgere del sole, mantelle, sciarpe e cappelli che si muovono nella penombra, muggiti che riportano alla campagna dove tutto ha origine. E poi lui, il Re, maestoso e preparato, nel corso dei quattro anni precedenti, per sfilare sotto gli occhi di tutti. Il Bue, protagonista indiscusso, orgoglio di chi sa valorizzare il passato: agricolo e gastronomico. Così è la Fiera: orgoglio locale e nazionale, folclore e tradizione.